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ISO 6892-1

ISO 6892-1

ISO 6892-1: una normativa di riferimento globale per le prove di trazione a temperatura ambiente sui metalli

Pubblicata dall’Organizzazione Internazionale per la Normazione, la ISO 6892-1 è una normativa cruciale per i test meccanici sui materiali metallici. Essa, infatti, stabilisce le procedure per eseguire prove di trazione a temperatura ambiente, offrendo uno standard per testare un’ampia gamma di materiali, tra cui acciai, leghe di alluminio, rame, titanio e molti altri.

In realtà, la ISO 6892-1 è parte di una serie di normative più ampia, ciascuna dedicata a condizioni specifiche di prova. Oltre a questo standard internazionale, esistono infatti altre varianti, come la ISO 6892-2, che disciplina le prove a temperatura elevata, la ISO 6892-3, focalizzata sulle prove a bassa temperatura, e la ISO 6892-4, che riguarda le prove di trazione sui metalli in presenza di idrogeno liquido. Queste varianti garantiscono la flessibilità necessaria per valutare le proprietà meccaniche dei materiali in una vasta gamma di condizioni operative, assicurando che i test siano adeguati alle specifiche esigenze applicative.

La ISO 6892-1, nello specifico, stabilisce metodologie precise per determinare proprietà meccaniche essenziali dei materiali metallici, come la resistenza alla trazione, il limite di snervamento e l’allungamento a rottura. Questi parametri forniscono informazioni fondamentali sulla capacità del materiale di sopportare carichi senza subire deformazioni permanenti o rottura, e sono ampiamente utilizzati nell’industria per garantire la conformità dei prodotti in termini di resistenza e duttilità.

Attraverso, pertanto, l’adozione di metodi di prova standardizzati, la ISO 6892-1 contribuisce a migliorare la qualità dei prodotti, a ridurre i rischi di guasto, a supportare l’innovazione nei settori industriali e, infine, ad assicurare che le proprietà meccaniche misurate siano affidabili e coerenti, indipendentemente dal luogo in cui il test viene eseguito. Ciò è particolarmente rilevante in un contesto industriale internazionale, dove materiali e componenti vengono prodotti e utilizzati in diverse parti del mondo.

Per tutte queste ragioni, per le aziende e i laboratori che si occupano di test sui materiali metallici, comprendere e applicare correttamente la ISO 6892-1 è essenziale non solo per garantire la conformità, ma anche per mantenere la competitività in un mercato sempre più esigente e globale.

Principi di base della prova di trazione

La prova di trazione è uno dei test meccanici più comuni utilizzati per determinare le proprietà di un materiale. Consiste nell’applicare una forza monoassiale crescente a un campione fino a quando esso non si rompe, registrando al contempo la forza applicata e l’allungamento del campione. I principali parametri che vengono misurati includono:

Resistenza alla trazione (Rm)
La resistenza alla trazione è un parametro fondamentale che indica la capacità di un materiale di sopportare un carico di trazione prima di cedere. Questo valore rappresenta il massimo stress sulla curva sforzo-deformazione che un materiale può sopportare mentre viene tirato longitudinalmente, e viene raggiunto poco prima della frattura. In termini pratici, un alto valore di resistenza alla trazione significa che il materiale può sopportare carichi elevati senza rompersi, rendendolo adatto per applicazioni strutturali e ingegneristiche dove sono richieste elevata forza e durabilità.

Limite di snervamento (ReH o ReL)
Il limite di snervamento è lo stress specifico a cui un materiale inizia a deformarsi plasticamente. In altre parole, è il punto sulla curva sforzo-deformazione oltre il quale il materiale non torna più alla sua forma originale una volta che il carico viene rimosso. Esistono due tipi di limite di snervamento:

  • ReH (limite di snervamento superiore), che è lo stress massimo prima che inizi la deformazione plastica;

  • ReL (limite di snervamento inferiore), che rappresenta lo stress minimo necessario per mantenere la deformazione plastica una volta iniziata.

Questi valori sono critici per applicazioni dove è importante evitare deformazioni permanenti sotto carico, come nella costruzione di ponti o nella produzione di componenti meccanici che devono mantenere la loro forma durante il funzionamento.

Allungamento (A)
L’allungamento è un indicatore della duttilità del materiale, cioè della sua capacità di deformarsi senza rompersi. Viene espresso come percentuale dell’allungamento totale rispetto alla lunghezza originale del campione, misurata fino al punto di rottura durante la prova di trazione. Un alto valore di allungamento indica che il materiale può subire una significativa deformazione plastica prima di fratturarsi, rendendolo adatto per applicazioni che richiedono flessibilità e resistenza a carichi dinamici o d’urto. Al contrario, un basso valore di allungamento è tipico di materiali fragili, che tendono a rompersi con poca deformazione. Questo parametro è particolarmente importante nella produzione di tubi metallici per oleodotti, che devono essere in grado di flettersi e adattarsi ai movimenti del terreno senza rompersi, garantendo la sicurezza e l’affidabilità del sistema.

Procedura di prova secondo ISO 6892-1

La ISO 6892-1 descrive dettagliatamente la procedura per eseguire una prova di trazione sui metalli a temperatura ambiente, definita tra 10°C e 35°C. Tale procedura può essere riassunta nei seguenti passaggi:

Preparazione del campione
Il campione deve essere preparato in conformità con le specifiche geometriche descritte nella normativa. Le dimensioni del campione dipendono dal tipo di materiale e dalla forma del prodotto da cui è ricavato.

Installazione del campione
Il campione viene montato in una macchina di prova, che applica un carico controllato sul campione. La macchina deve essere calibrata e conforme ai requisiti della norma.

Applicazione del carico
Il carico viene applicato al campione a una velocità costante. Come vedremo nel corso di questo articolo, la ISO 6892-1 permette due metodi di controllo della velocità di carico: il metodo A e il metodo B. La scelta tra i due dipende dalle caratteristiche del materiale e dall’obiettivo del test.

Misurazione e registrazione
Durante il test, vengono registrati sia il carico applicato che l’allungamento del campione. Questi dati vengono utilizzati per tracciare una curva sforzo-deformazione, da cui si estraggono i parametri meccanici desiderati.

Determinazione dei parametri meccanici
Una volta completato il test, i dati raccolti vengono analizzati per determinare i parametri meccanici rilevanti che sono, come abbiamo visto, la resistenza alla trazione, il limite di snervamento e l’allungamento a rottura.

I metodi di controllo della velocità previsti dalla ISO 6892-1: Metodo A e Metodo B

Uno degli aspetti distintivi della ISO 6892-1 è la possibilità di scegliere tra due metodi di controllo della velocità durante la prova di trazione:

Metodo A (controllo della velocità di deformazione)
Questo metodo prevede il controllo della velocità alla quale il campione si deforma. È particolarmente utile quando si vuole ottenere una deformazione uniforme e controllata, minimizzando l’effetto delle variazioni nella sezione trasversale del campione.

Metodo B (controllo della velocità di carico)
Questo metodo si basa sull’aumento controllato delle sollecitazioni applicate al campione durante la prova di trazione. In questo metodo, la velocità con cui viene incrementata la forza è regolata, garantendo un carico crescente e costante sul materiale.

La scelta tra i due metodi dipende dalla natura del materiale e dallo scopo del test. Ad esempio, il Metodo A è preferito quando si testano materiali ad alta duttilità, mentre il Metodo B può essere sufficiente per materiali con comportamento lineare fino alla rottura.

Prove di trazione secondo la normativa ISO 6892-1 e macchine di prova

Specializzata nelle macchine di prova e caratterizzazione dei materiali, AMSE Srl offre il dinamometro Shimadzu, ideale per eseguire prove di trazione sui metalli conformi alla normativa ISO 6892-1.

Conosciuto anche come macchina di prova universale, questo strumento di prova non si limita al settore metallurgico, ma supporta una vasta gamma di applicazioni, tra cui polimeri, gomma, settori alimentare, medicale, farmaceutico, cosmetico, automotive, compositi e molti altri. Il dinamometro è disponibile in tre diverse versioni per soddisfare le specifiche esigenze di ogni test di prova:

Serie AGX-V2
La nostra serie di punta, sviluppata per esigenze di Ricerca e Sviluppo (R&D), è perfetta per applicazioni che richiedono un’alta frequenza di campionamento dati. Queste macchine a doppia colonna sono caratterizzate da una struttura altamente rigida e sono disponibili in versioni da banco e da pavimento con capacità che variano da 10 kN a 600 kN.

Serie AGS-X
Questa serie combina alte prestazioni e design avanzato a prezzi competitivi. Le macchine a doppia colonna sono altamente personalizzabili e offrono un eccezionale rapporto qualità/prezzo. Sono ideali per prove di trazione, compressione, flessione a 3 e 4 punti e peeling, applicabili su polimeri, gomma, metalli, legno, ceramica, vetro, compositi e altro. Disponibili in versioni da banco e da pavimento con capacità da 10 kN a 300 kN.

Serie EZ Test
Progettata per la maneggevolezza, compattezza e alta precisione, questa serie mono colonna è particolarmente adatta al settore alimentare e ad altre applicazioni con forze relativamente basse. Disponibile in due versioni da banco (LX ed SX) con capacità di 5 kN e 500 N.

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