Il meccanismo è puramente fisico. Le interazioni tra il fluido, lo stress e il polimero comprendono: uno snervamento locale con assorbimento localizzato del fluido, una plasticizzazione della zona con formazione delle cricche, la crescita delle cricche e la corrispondente frattura del materiale senza variazioni chimiche irreversibili.
L’apparato è conforme alla normativa ASTM D 1693.
ESCR (Environmental Stress Cracking Resistance) esprime il numero di ore dopo le quali il 50% dei provini in prova generano cricche.
Il test consiste nel prendere un certo numero di provini che, dopo essere stati intagliati, vengono piegati a 180° ed immersi in un reagente mantenuto a temperatura costante.