La pressa idraulica 20 ton a piatti caldi è uno strumento indispensabile nei laboratori accademici ed industriali, poiché favorisce notevolmente le operazioni di preparazione dei provini (a partire da tutti i tipi di polimeri) e di controllo della qualità: i campioni con essa ottenuti possono essere utilizzati per le prove di caratterizzazione dei materiali e di valutazione delle loro proprietà, da quelle meccaniche a quelle termiche, da quelle elettriche a quelle chimiche.
Oggi sono disponibili in commercio innumerevoli modelli di presse idrauliche a piatti caldi. Per questo motivo vogliamo offrirvi una serie di informazioni dettagliate sul loro funzionamento e sulla gamma di modelli disponibili.
Pressa idraulica 20 ton a piatti caldi: ciclo di lavorazione
La pressa idraulica a piatti caldi è uno strumento di laboratorio che consente di comprimere e scaldare un materiale polimerico al fine di dargli una forma desiderata. Essa funziona secondo un processo di lavorazione dei materiali termoplastici noto come stampaggio per compressione, suddivisibile in due fasi:
- fase di riscaldamento, in pressione
durante la prima fase, il piatto inferiore fisso della pressa idraulica 20 ton sostiene una metà dello stampo, che viene caricata con il materiale polimerico (introdotto sotto forma di granulo o polvere oppure di blocco proveniente da lavorazione precedente); l’altra metà è direttamente accoppiata al piatto superiore che, una volta fatto scendere, completa la chiusura dello stampo. Nel frattempo, mentre il materiale viene mantenuto sotto una pressione di 20 tonnellate, i piatti della pressa idraulica raggiungono la temperatura di riscaldamento di 300°C – 400°C, grazie alla quale il materiale polimerico inizia a fondere all’interno dello stampo. - fase di raffreddamento, sempre in pressione
durante la seconda fase il materiale, mantenuto sempre sotto una pressione di 20 tonnellate, inizia a raffreddarsi ed a solidificarsi, assumendo la forma definitiva dello stampo in cui è stato inserito.
Pressa idraulica a piatti caldi: gamma di modelli
AMSE Srl offre una vasta gamma di presse idrauliche a piatti caldi, tutte contraddistinte da una particolare accuratezza nel controllo della temperatura e della pressione. Questi strumenti di prova possono variare in base a
- Modello: presse idrauliche da banco e da pavimento
Le prime sono ideali per i tecnici di laboratorio che devono poggiare la pressa direttamente sul pavimento, le seconde sono invece pensate per coloro che devono appoggiarla su un banco per lavorare più comodamente.
- Forza di chiusura dei piatti
A seconda della variante scelta, la pressa idraulica a piatti caldi può esercitare una pressione di compressione pari a 20 tonnellate, 30 tonnellate, 50 tonnellate o a 80 tonnellate.
A seconda del modello, il ciclo di riscaldamento e raffreddamento può essere interamente manuale o completamente computerizzato. Il ciclo di riscaldamento può essere effettuato tramite trasferimento manuale o automatico con una coppia di piatti riscaldanti e quello di raffreddamento su una seconda coppia. È disponibile però anche un’opzione che prevede riscaldamento e raffreddamento sugli stessi piatti.
Il ciclo di raffreddamento può anche essere controllato nelle presse idrauliche ASTM.
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LABTECH Presse a piatti caldi
Labtech Engineering offre diversi modelli di presse idrauliche, da banco e da pavimento con forze di chiusura dei piatti da 20t, 30t, 50t ed 80t.